Wilbur Smith, John Le Carré, Jostein Gaarder, Aleksandra Marinina, Günter Grass, Luis Sepúlveda, Michael Crichton, Jean d'Ormesson, Kenzaburo Oe, Umberto Eco. Dieci tra i maggiori scrittori contemporanei parlano del loro mondo e delle loro esperienze a Enzo Biagi. L'avventura, lo spionaggio, l'apocalisse atomica, la criminalità nella nuova Russia, la contestazione, la lotta contro la tirannide di Pinochet, la ragione contro i falsi idoli di oggi.
Lo storico Robert Conquest ha definito il XX secolo quello delle "idee assassine": mai, come in quegli anni vicini e al tempo stesso apparentemente remoti, nel nome di ideologie totalitarie furono sterminate milioni di persone. Fascismo, comunismo e nazismo cercarono (ognuno a suo modo) di creare un "uomo nuovo", un uomo che cancellasse e odiasse ogni eredità culturale del passato per costruire un mondo radicalmente diverso e che fosse riservato ai ceti più retrivi e conservatori (fascismo), ai proletari di tutto il mondo (comunismo), agli eletti della Razza Superiore (nazismo). Enzo Biagi, in questo libro, fa parlare i protagonisti di quella lunga e assurda follia.